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Una storia di Burzum: Parte VIII - Per intricati sentieri1

Durante la vita si posson seguire molte vìe, ma la maggioranza scieglie di seguire la mandria sull'ampia e facilmente transitabile strada asfaltata, la quale conduce solamente alla mediocrità spirituale e alla stagnazione. Alla fine della strada, essi non lasciano traccia della loro esistenza, e semplicemente finiscono nell'oblìo. Come bestiame essi seguono l'individuo innanzi a loro pensando poco a ciò che fanno, e camminano dritti verso il nulla. Essi scelgono questa vìa, poiché essa offre loro la minor resistenza e la vita più confortevole.

Vi sono altre vìe, tuttavia, altri sentieri che l'uomo può seguire durante la vita. Naturalmente, i sentieri che i nostri progenitori seguirono sono intricati oggi. A lungo nessuno ha camminato su questi sentieri, e la maggior parte di essi son stati nuovamente inghiottiti dalla natura selvaggia. Si deve cercare con molta attenzione anche solo per scoprirne l'esistenza. Comunque, questi sentieri non sono vìe facili. Coloro che seguon gl'intricati sentieri, per la loro strada, incespicheranno su rocce ricoperte di muschio e su radici nell'oscura foresta; spesso essi scivoleranno e cadranno nel fango, resteranno bloccati in pantani e dovranno guadare pericolosi corsi d'acqua. Eccezion fatta per il vagabondo, che talvolta là fuori nelle regioni selvagge si può incontrare, si tratta di un sentiero molto solitario da seguire. La maggior parte del tempo si cammina soli.

Quando gl'intricati sentieri incrociano la strada asfaltata che la mandria percorre, il viaggiatore solitario - sporco, spesso trasandato e vestito di stracci - incontrerà un coro d'ingiurie: scherno, disprezzo, paura, e anche odio. Il bestiame è abituato a seguire con ubbidiènza l'individuo che ha di fronte, senz'ammettere intrusioni. Un individuo che viaggi in un'altra direzione, o che attraversi la strada, provocherà sempre confusione ed incertezza nelle loro file di vuoti cervelli imbottiti di piume.

La mandria non scopre misteriosi segreti, né illuminazione spirituale, né antichi costumi sulla strada asfaltata. Le rune e l'oro degli dèi si posson trovar solo nell'erba verde o sotto il muschio, per gl'intricati sentieri. L'illuminazione verrà conseguita solamente dall'individuo che abbandonerà i passi della persona innanzi a lui o a lei, ed alzerà lo sguardo verso il cielo in cerca di un cambiamento. Gli antichi costumi verranno appresi soltanto da coloro che cammineranno dove gli antichi un tempo camminarono, e che faranno come i nostri progenitori fecero.

Non è facile trovar la vìa d'uscita che dalla strada maestra conduca agl'intricati sentieri. La maggior parte delle persone s'imbatte in essi nemmeno sapendo che si trovano lì. È necessario cercarli, spesso nei luoghi più improbabili, e si potrebbe comunque non riuscire a trovarli. Altri son più fortunati, nel senso che han fornito loro le indicazioni. Forse è il destino tutto ciò che conta, e coloro che son destinati a trovar gl'intricati sentieri alla fine li troveranno comunque. Che piaccia loro o no.

Io cammino per un tale intricato sentiero, e questa è forse la ragione per cui talvolta risulta difficile alle persone comprendere ciò che dico, faccio e penso, e il motivo per cui molti reagiscono con disgusto o paura, a prescindere da che cosa io faccia o dica. E allora? Io so ciò che realmente conta nella vita ed ho veramente a cuore soltanto "gli eroi e le eroine spirituali", gli Einherjer e le Valkyrie che talvolta incontro, là fuori nelle terre selvagge, i quali han trovato la loro vìa d'uscita dalla strada maestra. Ho a cuore soltanto gl'individui forti, che sono alla ricerca delle rune, l'oro degli dèi, nella verde erba. Rispetto veramente soltanto coloro che fanno come me, e camminano per intricati sentieri. Le mediocri masse non hanno alcuna importanza. Il Valhalla non è per le pecore.


Nota:

1 Il titolo originale del presente articolo, "On Overgrown Paths", è, con ogni probabilità, una citazione del capolavoro finale dello scrittore norvegese Knut Hamsun, "På (Paa) gjengrodde Stier" (1949), intitolato appunto "On Overgrown Paths" nella sua edizione inglese. Sebbene tale opera sia stata pubblicata in italiano col titolo "Per i sentieri dove cresce l'erba" (1995), tale traduzione - che utilizzata in questa sede avrebbe potuto, è vero, restituire al lettore italiano il corretto riferimento - è, a parere di chi qui traduce, a dir poco inadeguata. Di qui la personale scelta di una diversa soluzione.

Varg "Loki" Vikernes
(Dicembre 2004)
Traduzione di Lupo Barbéro Belli



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